Emigranti, pescatori morti in mare nel lavoro di Nadia Turella

Nadia Turella, artista figurativa materica di origine siciliana, classe 1963, partecipa per la Giornata del Mare 2025 alla mostra espositiva collettiva “Il mare ci parla, ci racconta, ci fa sognare”. Un progetto curato dal Gruppo A.N.M.I (Associazione Nazionale Marinai Italia). Dal 30 aprile al 7 maggio, la mostra si terrà nell’ex chiesa San Domenico a Terracina. Il lavoro più importante è stato realizzato con l’assemblaggio di pezzi d’imbarcazioni di diverso colore e adornata con grande cura, con frammenti di ceramica e vetro, per ricordare i marinai, i pescatori, gli emigranti e i profughi (italiani e non) che hanno perso la loro vita in mare durante l’esercizio delle loro funzioni, durante una battuta di pesca, nella ricerca di una vita migliore, nella disperata fuga da un paese in guerra. Ancora una volta l’artista siciliana è sensibile a determinate tematiche sociali (la violenza sulle donne e sull’infanzia), ha saputo ‘raccontare’ con rispetto, amore e delicatezza il dolore di una perdita affettiva importante e il ricordo di chi per un tragico destino non è più ritornato a casa dai suoi cari.

Giovanni Zizzi