Aci Bonaccorsi. L’orologio è fermo, come mai?

ACI BONACCORSI – Don don … e mi dicono dormi, mi cantano dormi, mi sussurrano dormi.Celeberrima poesia di Giovanni Pascoli che si adattava alla realtà sociale di Aci Bonaccorsi. Tante e tante generazioni di bonaccorsesi, hanno vissuto la loro esistenza, contraddistinta dal suono dei due orologi, posti sul campanile della chiesa di Santa Maria dell’indirizzo, in via Etna a Aci Bonaccorsi. Che ore sono? Si attendeva un quarto d’ora e si era sempre aggiornati delle ore e dei minuti che passavano nella vita quotidiana di ognuno . Di notte lo scandire delle ore, ai residenti conciliavano il sonno e il riposo. Significava che tutto era normale, l’orologio nella comunità bonaccorsese era una presenza costante e coerente. Per i non residenti, bastava un giorno, anche per essi diveniva una sana abitudine, di cui non poter fare a meno. Ora i primi turisti stagionali giunti ad Aci Bonaccorsi, notano il gran vuoto e il silenzio. L’orologio. è rotto? Perché non si aggiusta? Oppure non è gradito a qualcuno il suo suono? Cosa ha determinato il blocco speriamo temporaneo dell’orologio, sono in molti in paese a chiederselo. Nessuno sa dare o vuol dare una risposta. Il pensiero riporta con la mente a quel don don, di pascoliana memoria, di un mondo sano e confortevole, che ora inesorabilmente manca in tutti noi.

Giovanni Zizzi