Acireale. Installate 27 targhe nella città

Sono 27 le targhe in metallo installate in alcuni punti strategici e di rilevante interesse della città, in adesione al circuito di valorizzazione turistica “Buonastrada”.L’iniziativa curata nei dettagli dall’assessorato alla Cultura e al Turismo, retto da Fabio Manciagli, è stata messa a punto grazie al “Bilancio partecipativo 2019”, dal quale sono reperiti i fondi per inserire Acireale nella piattaforma “Buonastrada.eu”, dopo il parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza ai beni culturali di Catania. Questo il dettaglio delle singole targhe installate in vari punti cittadini: cinque, dotate di supporto multimediale, riportano la mappa turistica della città, una “legenda” relativa ai punti di maggiore interesse, un’altra che fa riferimento a quelli di utilità pubblica e itinerari cittadini corredati di codice “QR” che rimanda alla piattaforma web “Buonastrada.eu”. Altre venti targhe, pure queste dotate di supporto multimediale, recano un’icona che identifica l’itinerario, foto a colori del punto di interesse, testi descrittivi nelle lingue italiano ed inglese, codice “QR” che rimanda alla piattaforma web già indicata. Infine, due targhe posizionate in prossimità di altrettanti ingressi della città. “Fornire una corretta informazione rispetto ai monumenti e, più in generale, alle bellezze architettoniche cittadine – ha osservato l’assessore Manciagli – è un segno di attenzione nei confronti delle risorse che possediamo e che meritano adeguata valorizzazione. Le tabelle in questione, grazie anche al supporto che le rende interattive, pongono Acireale alla stregua delle città di maggiore richiamo turistico, in linea con la progettualità dell’Amministrazione Alì che mira, tra l’altro, a fornire la migliore accoglienza ai forestieri. Non a caso, le indicazioni sono state previste pure in lingua inglese, giusto per raggiungere un’utenza più ampia possibile. Poi, ritengo doveroso rivolgere un ringraziamento alle associazioni “Costarelli” e “L’impulso” nonché ad Orazio Giovanni Fiorini che si sono adoperati al fine di realizzare l’inedito progetto”.                                                                                                  Epifanio Nicosia