Aci Sant’Antonio. Dal Municipio è stato esposto lo striscione “R1pud1a” promosso da Emergency

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Questo è l’articolo 11 della Costituzione italiana, alla base dell’iniziativa di “Emergency” che anche il Comune di Aci Sant’Antonio, come altri, ha fatto propria, esponendo da uno dei balconi del Palazzo Municipale uno striscione con la scritta ‘R1pud1a”, come richiamo allo stesso articolo. L’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico -chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, chiarisce che le guerre vanno ripudiate sempre per la verità che le accomuna e che è sotto gli occhi di tutti: le vittime. “Sappiamo di non essere soli – spiegano – l’Italia ripudia la guerra, gli italiani ripudiano la guerra. Oggi, in un mondo dove le guerre aumentano e la spesa militare continua a crescere, ripudiare la guerra non è solo un principio fondativo della nostra Costituzione, ma un dovere morale per proteggere il futuro delle generazioni a venire. La soluzione non è semplice, lo sappiamo. Ma, insieme, vogliamo trovare tutte le azioni concrete che possano fare la differenza”. E conclude: “Perché tutta l’Italia, se glielo chiedi, ripudia”. A margine dell’esposizione dello striscione, il sindaco Quintino Rocca ha parafrasato uno dei brani più struggenti e significativi di Fabrizio Di André, “Khorakhané”: “Ogni giorno c’è una terra che si accende e una pace che si arrende”.