Etna non dorme, un terremoto di 2.5 dopo l’eruzione

Un terremoto di magnitudo 2.5 si è verificato giovedi 30 novembre, alle pendici dell’Etna a 2.4 km a est di Piano Pernicana. La scossa è stata registrata alle 7:52 è stata praticamente superficiale e direttamente collegato all’attività vulcanica dell’Etna. Il centro abitato più vicino è Linguaglossa che si trova a meno di 5 km dall’epicentro del sisma. L’eruzione dell’Etna continua. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza, si osserva che continua l’attività stromboliana al cratere di Sud-Est. Tale attività, a carattere variabile sia in intensità sia in frequenza delle singole esplosioni, produce delle modeste emissioni di cenere, che in accordo con il modello previsionale, si disperdono rapidamente in direzione Est e comunque in prossimità dell’area sommitale. L’ampiezza media del tremore vulcanico continua a mostrare un andamento variabile nel tempo, con rapide oscillazioni tra i valori medi ed elevati e sorgenti localizzate nell’area del cratere di Sud Est. Attualmente la situazione è rimasta uguale e non si notano variazioni, mentre l’Etna interperito continua a eruttare.

Giovanni Zizzi